Realizzato con il supporto di video, suoni, carte da parati e oggetti scultorei, l’intero spazio è occupato da un’installazione multimediale che immerge il visitatore nel suono del canto a cappella di cinque musiciste britanniche di colore.
Punto focale del lavoro artistico di Sonia Boyce (1962, Londra), figura chiave del movimento British Black Arts negli anni ‘80, è l’esplorazione di gesti e comportamenti in grado di generare un potenziale, rivolgendo l’attenzione sul carattere dei soggetti e sulle idee anche politiche che li connaturano.
I partecipanti, siano visitatori o collaboratori, sono invitati a riunirsi per parlare, cantare e muoversi ciascuno in base al proprio vissuto, in una sorta di gioco partecipato e collaborativo in cui l’aspetto dell’improvvisazione diviene fondamentale. Il progetto di Boyce è stato premiato con il Leone d’Oro per la miglior partecipazione nazionale.