Prendendo spunto dalla tragedia di Sofocle Edipo a Colono, il film in VR di Loukia Alavanou (Atene, 1979) ci immerge in un viaggio che inizia 2500 anni fa per arrivare ai nostri giorni. Come fu allora per Edipo, cui il popolo ateniese tentò di negare la sepoltura a Colono, così accade oggi alla comunità Rom insediata in una baraccopoli alla periferia di Atene, ai cui membri, per la maggior parte privi di cittadinanza, le autorità greche impediscono la sepoltura vicino all’ultimo luogo di residenza. Il video, della durata di 20’, è stato realizzato con una complessa tecnologia che permette non solo di vedere ma anche di sperimentare gli spazi interni ed esterni del campo Rom. In una combinazione di docufiction e videoclip, le immagini a 360° o riprese dall’alto dai droni e gli effetti sonori direzionali reagiscono ai movimenti dello spettatore immergendolo virtualmente nell’insediamento, mentre la storia viene raccontata da un coro fuoricampo. L’allestimento interno del Padiglione è ispirato al lavoro dell’architetto utopista Takis Zenetos, scomparso nel 1970. Cinque sedie posturali sistemate in cupole emisferiche e l’atmosfera teatrale e misteriosa data dalla semioscurità permettono ai visitatori di fruire al meglio di un’opera d’arte poetica, introspettiva e radicale.