Sette angeli di grandi dimensioni in bronzo bianco resi muti con due pezzi di nastro sulla bocca e collocati intorno a un confessionale d’argento riempiono un ambiente che è al tempo stesso spazio espositivo e meditativo. Gli spettatori sono invitati a scrivere i propri pensieri più intimi e privati su nastri che vengono poi affidati al segreto del confessionale insieme al suono di una campana del risveglio. Un atto performativo di sollievo emotivo che spinge alla riflessione su questioni urgenti legate all’identità, alla conoscenza e al tempo, ma anche all’esperienza e alle relazioni interpersonali.