Un universo immaginifico, animato da creature fantasiose e paesaggi onirici, conduce l’osservatore in un regno ai confini della realtà, dominato dal subconscio e dalla sfera emotiva. In linea con la suggestione surrealista che informa il corpus identitario di questa Biennale firmata Cecilia Alemani, lo spazio sloveno presenta un compendio della produzione pittorica di Marko Jakše (Lubiana, 1959) degli ultimi decenni al fine di far conoscere al pubblico diverse fasi espressive di questo suo mondo parallelo e fantastico, interiore e tormentato, in cui il possibile e l’impossibile co-esistono oltre i limiti del reale.