Il progetto di Ignasi Aballí si articola in due azioni, entrambe concepite per ovviare ad alcuni errori che l’artista ha rilevato nella concezione del Padiglione spagnolo e nell’idea attraverso la quale viene proposta, comunicata Venezia. Da un lato Aballí interviene architettonicamente sull’edificio ai Giardini, costruendo delle pareti interne ruotate di dieci gradi rispetto a quelle originali, le quali a loro volta vengono convertite in materiale dismesso. Lo scopo dell’operazione è di allineare la struttura in modo simmetrico rispetto ai Padiglioni vicini. La seconda azione di Aballí riguarda la pubblicazione di sei guide inedite di Venezia, che offrono una ‘correzione’ alle guide turistiche della città solitamente pubblicate.