In un’atmosfera lievemente onirica ci si immerge in un fluido che allaga la parte inferiore del Padiglione, tra tavoli luminosi galleggianti e una luce diffusa a bagnare metaforicamente gli spazi. L’acqua racconta l’acqua attraverso se stessa, a sottolineare come l’habitat umano e l’elemento per eccellenza essenziale alla vita si siano da sempre definiti a vicenda. Non si entra in un percorso programmato; sono vari i modi per muoversi, avanzare, tornare sui propri passi e uscire, infine, dal Padiglione per ritrovarsi di nuovo ‘dentro’ Venezia, città d’acqua per definizione.