Il progetto risponde al tema della Curatrice coinvolgendo Top Manta, il Sindacato Popolare di Venditori Ambulanti di Barcellona, un movimento fondato da una comunità di senegalesi – ora diventato anche marchio di moda – che difende i diritti dei migranti e denuncia il razzismo delle istituzioni. L’installazione, che assume la forma di un mercato ambulante dove sono esposti i contenuti del viaggio compiuto dai migranti, suscita una riflessione urgente sui rapporti tra Nord e Sud del mondo e sulle conseguenze della diaspora africana, al fine di individuare architetture alternative a quelle dominanti e di ripensare l’identità sociale delle città tenendo conto della qualità della vita. Dalle cucine collettive al cohousing, ai nuovi spazi di accoglienza: un viaggio nelle nuove forme di convivenza condivise per superare la complessità di un fenomeno come quello migratorio che connoterà il futuro delle nostre società.