Il paesaggio paludoso del fiume Lonja, una delle aree umide più vaste d’Europa, assurge a simbolo delle dinamiche di coesistenza tra territorio e popolazione. In questo contesto l’architettura può rappresentare uno strumento di dialogo tra Uomo e Natura intesi come termini di un’equazione che, coinvolgendo professionisti, insegnanti e studenti, parla un linguaggio votato alla resilienza. Il progetto croato, che si sviluppa anche attorno ad una serie di conferenze e di laboratori, suggerisce la necessità di azioni future nella formazione di architetti e designer, riconoscendo l’origine multidisciplinare e trasversale delle competenze impegnate nella cura dell’ambiente.