Le Filippine scelgono una metafora orografica per spiegare i problemi che da tempo affliggono le comunità residenti in prossimità dell’Estero de Tripa de Gallina, il torrente più lungo della regione di Metro Manila. Il sovrappopolamento, unito all’assenza di un piano di interventi strutturali sull’estuario, ha completamente trasformato la geografia originaria dell’area, riducendola ad una vasta massa di fango maleodorante che impedisce al torrente di confluire naturalmente nel fiume Pasig e nella Baia di Manila. L’installazione consiste in una struttura in bambù a forma di boa che funge da segnale per un’azione collaborativa in nome della resilienza.