Con il Padiglione in fase di ristrutturazione (ai Giardini rimane solo un’installazione esterna), l’esposizione si delinea nella inedita sede dell’Arsenale come un work in progress che riflette sulla precarietà lavorativa dei giovani architetti cechi, allargando poi il dibattito su scala internazionale. Il percorso è diviso in due parti: nella Fabbrica diverse postazioni mostrano a video dati relativi al precariato; nel Laboratorio vengono offerti strumenti concreti per ipotizzare un futuro professionalmente meno incerto. Scrivanie, supporti e schermi interattivi offrono informazioni e possibili soluzioni nell’ambito delle buone pratiche in architettura e possono essere utilizzati anche per la formulazione di idee da parte dei visitatori.