(2022, USA, 98')
Frammenti di una vita votata alla ricerca della bellezza come soluzione alla perdita. È questo che traspare dai video e cine-diari di Jonas Mekas (Biržai, 1922 – New York, 2019) che per oltre settant’anni ha impresso la sua vita su pellicola mostrandone i lati più intimi. Ha raccontato il trauma dell’esilio mantenendo al contempo un impegno costante per il sostegno della crescita e per il riconoscimento da parte delle istituzioni dell’arte cinematografica. Una dedizione che ha ispirato altri illustri artisti come Martin Scorsese, Andy Warhol e John Lennon. Dopo aver trascorso la pandemia immerso negli sterminati archivi del regista, KD Davison ha realizzato Fragments of Paradise, un documentario che ci porta nella vita di un vero maestro del cinema di avanguardia.