(2023, Italia, Svizzera, 175')
Tratto dal romanzo Il seminatore di Mario Cavatore, il film racconta la storia vera di Lubo Moser, un giovane jenisch (zingaro) e artista di strada nella Svizzera degli anni ’30. Giovane, forte e allegro, Lubo ama la propria famiglia, sua moglie Mirana e i loro tre bambini, e va fiero della vita che conduce, libero di spostarsi con il suo carrozzone e di suonare la fisarmonica negli spettacoli di piazza. La guerra però è alle porte e nel 1939 Lubo è chiamato a prestare servizio militare nell’esercito svizzero a difesa del confine minacciato dai tedeschi. Sul fronte lo raggiunge la notizia che i suoi figli sono stati sequestrati dal governo perché appartenenti a una famiglia di nomadi, secondo le disposizioni di un programma di rieducazione nazionale. Sarà un nuovo Lubo, duro e impenetrabile, a mettere a punto un progetto di vendetta dai risvolti inaspettati.
Giorgio Diritti, nato a Bologna nel 1959 è un regista e sceneggiatore. Il suo primo film nel 2005, Il vento fa il suo giro, è un successo e viene candidato ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento 2008. Il successivo L’uomo che verrà vince a Roma il Gran premio della giuria e il David di Donatello per il miglior film. Nel 2020 presenta a Berlino Volevo nascondermi con Elio Germano che vince il premio per il miglior attore. Il film ottiene 15 candidature ai David di Donatello 2021, vincendone sette, tra cui miglior regia e miglior film.