(1974, Iran, 76')
Iran, seconda metà del ‘900. Il Paese va incontro a notevoli cambiamenti: prima un colpo di stato, poi un governo autocratico, la cosiddetta “rivoluzione bianca” e la rapida transizione verso una modernizzazione che avrebbe dovuto rendere l’Iran in grado di competere con gli altri Paesi nel mercato mondiale.
Amir Naderi, regista cardine del Nuovo Cinema iraniano poi espatriato a New York, intravede la possibilità di raccontare queste dinamiche sociali tramite dei bambini e un oggetto nuovo e di un’altra terra, mai visto da quegli occhi innocenti: un’armonica. Lo strumento ‘esotico’ farà da medium nelle relazioni di amicizia, ma sarà anche motivo di contrasti, giochi di potere e privilegi.