Nata in una città sul confine rumeno-ungherese e approdata negli Stati Uniti nel 1997, l’artista con il suo lavoro indaga le memorie collettive della cultura rumena, affrontando importanti questioni personali e contemporanee, dal tema della femminilità a quello del folklore. Nota per la sua poliedrica pratica scultorea, lavorando sia a micro che a macro scala, utilizza un’ampia gamma di materiali tra cui cartone e cemento. L’artista fonde i processi scultorei tradizionali e le nuove tecnologie per trasformare oggetti e materiali comuni in sculture e installazioni evocative.