L’arte tessile e pittorica di Britta Marakatt-Labba è strettamente legata alla narrativa Sami, una cultura appartenente ad un’area geografica che attraversa il Nord di Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia. Come antichi canti yoik, i suoi ricami narrativi, eseguiti con sottili fili di lana, seta e lino su tessuto bianco, ripercorrono ricordi d’infanzia dai confini labili, opere d’arte in cui il filato si sostituisce al colore disegnando la storia di un popolo poco conosciuto, ancora in cerca di legittimazione nonostante le sue antichissime radici. Evocando immagini di piante, animali, stelle e figure che indossano capi della tradizione come simboli distintivi dei movimenti per l’autonomia – fra cui i tipici copricapi rossi ladjogáphir – le sue opere gettano un ponte tra la storia culturale Sami e il presente.