Donna queer, cis-gender, di padre nero e madre bianca, Christina Quarles si approccia alla vita e all’arte mantenendo volutamente vive una pluralità di prospettive utilizzando un punto di osservazione allo stesso tempo variabile e ben connotato. I suoi quadri riflettono questo approccio raccogliendo sulla tela cambi di prospettiva che frammentano i corpi in due, con linee di contorno che enfatizzano le forme generando illusioni bidimensionali e trompe-l’oeil: i bordi delle tele sono quindi illusori, proprio come i confini del sé.