Appartenente alla generazione post-Kippenberger, Cosima von Bonin è oggi una delle artiste più prolifiche e influenti della Germania e prende in prestito dal suo predecessore le strategie di iperproduttività, rottura, trasgressione e ironia nei confronti delle convenzioni dell’arte, combinandole a quelle delle lotte ideologiche degli anni ‘70, femminismo in primis. Provocatoria, irriverente, drasticamente pop, von Bonin lavora con lana e tessuti, legno, film, musica e oggetti di recupero, realizzando opere, sculture, installazioni e performance che affrontano efficacemente e con umorismo temi attinenti alla sfera delle relazioni sociali, delle identità, dei processi di appropriazione.