Educata a Cartagena, Delcy Morelos inizia il suo percorso artistico come pittrice, per poi valicare i confini della tela dedicandosi a installazioni su larga scala ispirate alle cosmologie della sua eredità indigena delle Ande e dell’Amazzonia amerindia. Le sue opere più recenti evocano la land art, hanno dimensioni monumentali ma entro parametri estetici minimalisti e sono pregne di misticismo e poesia, radicate come sono nelle mitologie indigene e nell’artigianato tradizionale. Le sue installazioni – labirinti di acciaio e cemento, foreste create dal nulla, stanze riempite di terra scolpita –, che fanno riferimento a temi sociali e ambientali, proiettano forza ed energia attraverso il loro potenziale emotivo: sono sensoriali, odorano di terriccio e spezie, i colori ‘bruciano’, le forme rapiscono.