Di famiglia cairota alto-borghese, formata all’arte prima espressionista poi surrealista da El-Telmissany (uno dei fondatori del gruppo d’avanguardia egiziano Art et Liberté), si interessa presto di tematiche politiche quali le ingiustizie sociali e i diritti delle donne, finendo anche in prigione e diventando una delle più importanti ed influenti femministe egiziane. Pioniera dell’arte moderna, firma la sua prima presenza alla Biennale Arte di Venezia nel 1952.