Raffinata ceramista, Magdalene Odundo produce opere dalle forme voluttuose e dalle superfici scintillanti. Arrotolati a mano e raschiati con una zucca, gli oggetti di Odundo sono frutto di un laborioso processo legato alla tradizione della produzione di ceramica nell’Africa sub-sahariana, che contamina con linguaggi appartenenti all’antichità europea per creare un sistema visivo transglobale e transtemporale, moderno ma al contempo antico, africano ma risolutamente occidentale. «Ho sempre equiparato l’argilla all’umanità che è in noi, fragile come i nostri corpi. Può ribaltarsi. La tieni sulle punte, ma se spingi solo leggermente sul perno sbagliato, ti spezzerà il cuore». (M.O.)