Nonostante l’influenza dell’eredità modernista etiope, il lavoro di Merikokeb Berhanu si riflette in quello delle artiste occidentali del XX secolo come Georgia O’Keeffe e Hilma af Klint, che dipingevano i propri stati emotivi seguendo il subconscio e traducendo sentimenti e idee in simboli astratti. La pratica di Merikokeb di rappresentare il proprio mondo interiore ricorda il desiderio dei simbolisti di fuggire dalla realtà esprimendo sogni e visioni personali attraverso il colore, la forma e la composizione. L’artista cristallizza la propria percezione attraverso forme astratte e sfondi densi che si intrecciano con elementi riconoscibili ricorrenti, frutti maturi, fiori che sbocciano, forme umane stilizzate.