Architetta e artista poliedrica, è stata capace di unire architettura, arte e design sperimentando continuamente forme, materiali e nuove tecnologie. Il tema centrale della sua ricerca è costituito dal binomio spazio/luce, che ha sviluppato anche a livello teorico pubblicando il Manifesto Cronotopico (1964). Nelle sue opere la luce diventa un elemento plastico-strutturale, ma anche visivo-cromatico, che può essere plasmato per definire ambienti e disegnare nuove prospettive sia fisiche che percettive.