Collaboratore di Forensic Architecture e ricercatore nel 2018-2019 al CCA, Tavares fonda nel 2017 lo studio autonoma con l’obiettivo di decolonizzare l’architettura attraverso la ricerca e l’azione nei contesti urbani. Ricerche che attraversano territori, geografie sociali e molteplici mezzi espressivi, spesso svolte a cavallo di diverse discipline, come gli importanti lavori sui diritti del non-umano, e in particolare delle foreste, o sui conflitti derivanti dalla violenza della pianificazione in Amazzonia, che aprono a una “architettura riparativa”, pratica attraverso la quale poter rendere forse possibile un abitare l’Antropocene in forme più intelligenti e rispettose.