Scultrice e regista sviluppa il suo lavoro attraverso diversi linguaggi e mezzi espressivi con particolare attenzione alle performance e alle installazioni. Ha indagato nel tempo le differenti possibilità di comunicare attraverso il proprio corpo realizzando body extension con vestiti, bende e oggetti che reinventavano le forme della sua persona. Con sculture meccaniche fatte di piume, tubi e imbuti in cui scorrono sostanze chimiche o apparecchiature composte da oggetti di uso comune, come sbarre di metallo, valigie, forbici, uova, pennelli, violini, crea situazioni stranianti per suggerire sentimenti e ansie che da personali si fanno collettive.