Con le sue opere l’artista lombarda ha dimostrato che in scultura le masse possono diventare dinamiche proiezioni di piani nello spazio e le forme librarsi con leggerezza per definire un nuovo rapporto pluridimensionale con l’ambiente e il contesto in cui sono inserite. Tra le massime protagoniste del Futurismo, ha indagato a fondo le possibilità espressive ed estetiche di differenti materiali: stagno, carta vetrata, alluminio, fili di ferro, materie plastiche. Superando il concetto classico di statuaria attraverso incessanti sperimentazioni, la sua indagine compositiva ed espressiva l’ha portata ad aderire al MAC (Movimento Arte Concreta), proponendo un lessico fatto di sintesi geometrica e lirica astrazione.