Lavorando con molti media differenti, tra cui scultura, video, musica, social media, performance, fotografia, e utilizzando i materiali più disparati, dai delicati tessuti alle camere d’aria, dalla gomma alla plastica, Sandra Mujinga indaga i limiti del pensiero razionale ed esplora nuovi modi di pensare il corpo, l’identità e la rappresentazione. Ispirandosi alla letteratura di fantascienza e all’afrofuturismo, l’artista congolese crea universi post-umani popolati da personaggi misteriosi, sculture di grandi dimensioni aliene ma familiari, che evocano spettrali viaggiatori nel tempo provenienti da universi altri.