Artista autodidatta, utilizza metodi complessi di lavorazione manuale come il cucito, l’intaglio e l’assemblaggio per realizzare intricati ritratti scultorei e trapunte patchwork. La sua pratica è radicata nella guarigione da traumi personali, collettivi e storici attraverso il lavoro. I suoi manufatti sono creati con materiali riciclati a Toronto, New York e in Giamaica. L’upcycling è un atto di recupero che include un’azione e una memoria; i ritratti stessi fanno riferimento sia agli individui della famiglia di appartenenza, che ad antenati immaginari.