Autentico precursore, già a metà degli anni ‘80 Tishan Hsu sviluppa una serie di lavori che affrontano le implicazioni dell’uso accelerato della tecnologia e dell’intelligenza artificiale e il loro impatto sul corpo e sulla condizione umana. Formatosi come architetto al MIT, nella propria pratica Hsu possiede una materialità peculiare, influenzata dalla sua educazione e dalla scena in erba dell’East Village dell’epoca. Sculture architettoniche, rilievi murali, disegni, lavori multimediali, installazioni e dipinti esaminano quella che l’artista definisce l’“incarnazione della tecnologia”. Un lavoro visionario, profetico, che incontra oggi finalmente un pubblico in grado di comprendere le istanze indagate dall’artista già oltre trent’anni fa.