Il design, la ricerca e l’attivismo sono gli strumenti che permettono allo studio Wolff di approcciare il passato in una chiave il cui fine ultimo è quello di intervenire in modo riparativo nel presente, attraverso quella che viene definita una “architettura di conseguenza”. Questo approccio, basato sullo sviluppo di una pratica spaziale inclusiva e non egemonica, si ispira ad atteggiamenti quali la giustizia riparativa e la ricerca integrata, accompagnate da un’estetica accattivante. In questo modo lo studio si propone di creare un’architettura che tenga ben presente il peso delle conseguenze prodotte dalle decisioni passate al fine di creare spazi inclusivi ed equi.
MENZIONE SPECIALE COME PARTECIPANTE
Per un’installazione che riflette una pratica progettuale collaborativa e multimodale, nonché un approccio articolato e immaginativo alle risorse, alla ricerca e alla rappresentazione.