Compositrice romana che dalla capitale è partita per un lungo viaggio che l’ha portata a Milano, Parigi, Harvard per finire a Berlino, dove attualmente risiede, Clara Iannotta per le sue composizioni parte da un’idea sonora, una immagine di spazio in vibrazione sulla quale cerca poi di manipolare lo strumento orchestrale per riprodurre questa idea. L’ascolto di Moult ci ha fatto venire in mente, alla stregua del bouquet di un vino, lo stridere complesso di strati terrestri sovrapposti, oppure uno sciame di memorie dei tempi lontani che tornano a parlarci. In realtà il pezzo ha a che fare con le mutazione degli animali, in particolare dei ragni che Chiara trovava con una certa frequenza nel parco di Villa Medici a Roma, dove stava facendo una residenza. C’è comunque sempre l’idea di una temporalità che si sovrappone all’altra, di una mutazione che lascia un segno tangibile del corpo precedente. Lunedì 7 ottobre, a Ca’ Giustinian, la sua composizione A failed entertainment (2013) per quartetto d’archi sarà eseguita dal Kandinsky Quartet.