La nuova rassegna AA@FEM prosegue al Teatro Ca’ Foscari il 5 e 6 dicembre con lo spettacolo “I’ll do, I’ll do, I’ll do”, della compagnia di danza e performing arts Dewey Dell, attiva dal 2006 e ora composta da Teodora Castellucci, Agata Castellucci, Vito Matera e dal musicista Demetrio Castellucci.
“I’ll do, I’ll do, I’ll do” nasce da una ricerca di Dewey Dell attorno a un corpo ubiquo: allo stesso tempo visibile, presente in un mondo reale, e assente, in quanto presente in un mondo invisibile e non reale. Tra le fonti d’ispirazione, la lettura di “Storia notturna” di Carlo Ginzburg, che indaga i casi di (presunta) stregoneria descritti da persone accusate e interrogate dalla Santa Inquisizione. Dietro all’immagine del sabba demoniaco, antropofago, magico e violento, s’intravede l’eco stravolta di un culto estatico dominato da una misteriosa dea notturna dai molti nomi e connesso a una cerimonia per la fertilità della terra. Se la possessione viene spesso considerata come la visita di una entità divina tra gli esseri umani, l’estasi al contrario è un viaggio di ascesa celeste o di discesa infernale dell’anima umana fuori dal corpo. Da questo concetto di corpo in spirito, di un’anima che abbandona il corpo per volare verso luoghi remoti, nasce l’idea di una coreografia che tesse le trame di un sabba immaginato.