Guarda ai Caraibi la nuova Stagione di Ocean Space, che apre il 5 aprile con la mostra “otras montañas, las que andan sueltas bajo el agua” (altre montagne, dissolte sotto l’acqua), culmine del programma di fellowship di TBA21–Academy.
Negli ultimi anni, l’urgenza di preservare gli ecosistemi più fragili del Pianeta ha innescato una rinnovata consapevolezza collettiva, con particolare attenzione agli ambienti acquatici, sempre più minacciati dagli effetti della crisi climatica. L’innalzamento del livello del mare, l’acidificazione delle acque e la perdita di biodiversità sono solo alcune delle manifestazioni di tale disequilibrio, ed anche Venezia, città storicamente legata all’elemento acqua, sta lentamente rafforzando il proprio impegno nella tutela del suo delicato ecosistema. Segno tangibile di questo auspicato cambiamento è la presenza in città di un faro capace di illuminare attraverso il linguaggio dell’arte il difficile terreno della scienza, traducendo tematiche fondamentali ma dall’approccio tecnico in rappresentazioni tangibili. È Ocean Space, istituzione dedicata alla salvaguardia degli oceani e alla promozione di nuove visioni ecologiche attraverso l’arte, la scienza e la ricerca, che dal 2019 ‘occupa’ gli spazi monumentali della Chiesa di San Lorenzo con un’attività intensa di mostre ed eventi, a poco a poco conquistandosi un ruolo nel tessuto urbano di Venezia. Non a caso, per la sua intensa attività espositiva e di coinvolgimento della comunità, Ocean Space è stato insignito del prestigioso premio Innovazione e Sostenibilità nell’Arte in occasione della prima edizione del Flash Art Italia Award, creato da Flash Art, in collaborazione con Arte Fiera, riconoscimento che intende «celebrare il progetto artistico o culturale che ha saputo coniugare innovazione e sostenibilità, con un impatto positivo sull’ambiente e sulla società».
Dal 5 aprile ricomincia la nuova stagione con la mostra otras montañas, las que andan sueltas bajo el agua (altre montagne, dissolte sotto l’acqua), culmine del programma di fellowship di TBA21–Academy, che innesca una riflessione sull’eredità culturale delle comunità marrons dei Caraibi, presentando due nuove commissioni site-specific rispettivamente della fotografa Nadia Huggins e dell’artista Tessa Mars che, attraverso installazioni multimediali, sculture e dipinti su larga scala, esplorano i concetti di migrazione, comunità, identità e potere. Prediligendo l’improvvisazione e il freestyle in quanto strumenti di resistenza estetica, capaci di sovvertire strutture consolidate e modelli estrattivisti, sotto la guida della curatrice Yina Jiménez Suriel le due artiste invitano a ripensare la geografia non come un insieme di confini rigidi, ma come un organismo fluido e interconnesso, evidenziando il legame tra sostenibilità ambientale e sociale.
Parallelamente, il programma semestrale di Ocean / Uni indagherà le dinamiche culturali del Marronage attraverso poesia, ecologia, filosofia e arte, mentre l’ormai attesissimo programma pubblico vedrà la collaborazione di un partner d’eccellenza quale Venezia FC, squadra calcistica di Serie A che supporterà la creazione di orti urbani in città, nonché l’iniziativa Tavole Conviviali, un progetto mirato ad approfondire il legame tra cibo ed ecologia. Con una vivace stagione espositiva e il rinnovato impegno di ricerca e sensibilizzazione, Ocean Space continua a dimostrare come l’arte non solo possa raccontare il cambiamento, ma anche ispirarlo, aprendo nuove prospettive su un modo più consapevole di abitare il Pianeta.