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Il latte dei sogni
Negli spazi espositivi di Campo della Tana l’evento collaterale Parallel Worlds si concentra sulla stratificazione temporale, geografica e sociale del tessuto urbano di Macao.
Macao vanta delle radici socio-culturali risalenti al XVI secolo, ben preservate e di cui gli abitanti si fanno orgogliosi testimoni. Negli spazi espositivi di Campo della Tana, proprio di fronte all’ingresso dell’Arsenale, Macao torna protagonista della 19. Biennale Architettura con l’Evento Collaterale che si concentra proprio sull’esistenza di più “città nella città”, profondamente diverse l’una dall’altra, che pur non essendo correlate, riescono a coesistere in un’armonia difficile da ipotizzare e riscontrare, nel contesto internazionale attuale: la Macao storica (Mondo 1), la città dei casinò (Mondo 2), la nuova città di Hengqin (Mondo 3) e una Macao intesa come “città senza contanti” (Mondo 4). Parallel Worlds, Exhibition from Macao, China, curata dagli architetti cinesi Wang Shu e Lu Wenyu, organizzata dall’Ufficio per gli Affari Culturali del Governo della RAS di Macao e realizzata dal Museo d’Arte di Macao con il supporto di MGM, indaga gli aspetti architettonici e sociali di questa “coesistenza” urbana, oggi più che mai al centro del dibattito culturale globale.
La mostra si articola in due parti. Nella prima parte, le fotografie urbane di Macao del celebre fotografo di architettura Iwan Baan restituiscono i contrasti tra i mondi paralleli di Macao, esposte sulle pareti interne dello spazio espositivo in ideale dialogo con un’installazione connotata da un’immagine di forte impatto, posizionata sulla parete esterna della sede. La seconda parte è uno studio collaborativo tra la China Academy of Art e l’Università di Saint Joseph di Macao in cui vengono esplorate le possibilità creative tra Macao e il mondo, in linea con il tema dato da Carlo Ratti. I risultati sono esposti al pubblico sotto forma di installazioni, una nel cortile esterno e le altre su piedistalli nelle aree centrali delle sale espositive.
Parallel Worlds celebra così il concetto di “coesistenza” mostrandone al pubblico una concretizzazione non di ultima generazione ma costruita nel tempo, un processo naturale che si è sviluppato grazie alla forte ispirazione che Macao ha saputo infondere in molte città di tutta l’Asia. Dall’interazione tra mondi e modelli apparentemente distanti, in alcuni casi in contraddizione, possono svilupparsi forze creative capaci di scatenare impulsi di inclusione che non snaturano i contesti in dialogo, ma ne esaltano le potenzialità, comunicando attraverso l’architettura.