L’artista visiva brasiliana si distingue per fare dell’immagine un mezzo strutturante del proprio pensiero visivo, dispiegato attraverso l’utilizzo di diversi linguaggi. Dagli anni Novanta indaga temi ben poco discussi nella scena artistica brasiliana, come il genere e l’identità. Il tutto dalla prospettiva di una donna di colore. L’artista introduce diversi riferimenti che intersecano la sua storia personale con la storia del Brasile; le sue opere contestano le pratiche misogine, presentando uno spazio privilegiato di intersezione con il pensiero femminista.