Artista e regista visionaria, pioniera dei nuovi media, ha contribuito con il suo lavoro a legittimare le forme d’arte digitale. Attraverso video, performance, fotografia, installazione, software e net art Leeson esplora le questioni morali ed etiche sollevate da una cultura ossessionata dalla tecnologia e dall’artificio. Oltre ad opere diventate pietre miliari della recente storia dell’arte come l’alter ego fittizio “Roberta Breitmore”, portato in vita negli anni ‘70 attraverso performance e fotografie, o l’installazione Lorna e A Room of One’s Own, Leeson firma diverse opere cinematografiche, tra cui Teknolust (2002) con Tilda Swinton, che riprende in modo affascinante il tema della clonazione umana.