La mostra a cura di Valter Esposito raccoglie una quarantina di opere dell’artista tosco-veneziano Vittorio Ruglioni, dai famosi quadri “bianchi” dell’inizio anni Settanta, in cui predomina la trasfigurazione della figura umana, al ciclo “Casse-pipe”, ispirato dal famoso romanzo dello scrittore francese Celine, fino alle “Donne di Algeri”, tele maestose con la figura femminile grande protagonista e poi a seguire gli intensi tanghi argentini, alle passeggiate a Manhattan prima e dopo gli attentati dell’11 settembre e agli omaggi a Venezia in cui spiccano le splendide balconate.