Figlio di un architetto della scuola Bauhaus, intraprende gli studi di architettura in California. Dopo aver partecipato alla guerra del Kippur nel ’73 come membro di una squadra di soccorso, abbandona quel percorso di studi per dedicarsi totalmente alla carriera cinematografica, scegliendo spesso la forma del documentario e scontrandosi ancora più spesso con la censura. Uno dei massimi registi israeliani viventi, Amos Gitai viene regolarmente invitato da decenni a tutti i più importanti festival cinematografici del mondo. Dal 1993 è rientrato in Israele dopo quasi vent’anni di lontananza. Rivendica il diritto di criticare il proprio Paese proprio perché profondamente innamorato delle proprie origini e indissolubilmente legato al suo destino, personalmente e professionalmente.