Ci sono ben sei film italiani in Concorso, cosa che non accadeva dal 1982. È successo perché qualcosa nel panorama italiano è cambiato a livello di produzione, soprattutto nella direzione degli investimenti economici. Negli ultimi anni per la produzione di un film italiano si considerava come straordinario un budget di 8-9 milioni. Oggi, tra i film che abbiamo selezionato, troviamo Finalmente l’alba di Saverio Costanzo costato 29 milioni, Comandante di De Angelis 17, Io Capitano di Matteo Garrone 8-9 milioni nonostante gli attori non siano professionisti, Lubo di Giorgio Diritti costato circa 12 se non erro.
Insomma, ci troviamo finalmente al cospetto di un processo di irrobustimento della produzione italiana invocato da anni. Sul nostro territorio abbiamo tante piccole case di produzione frammentate che producono a bassissimo costo e che quindi non permettono di creare prodotti validi per il mercato internazionale, salvo rare eccezioni. Rafforzare quindi le produzioni, aumentare gli investimenti, dando più possibilità espressive in termini proprio di mezzi e di risorse utilizzabili ai registi attraverso finanziamenti consistenti, significa riuscire a creare delle condizioni per poter posizionare i lavori prodotti su un piano che va oltre i confini nazionali, così da essere finalmente competitivi in termini di qualità circolare con quanto viene prodotto e distribuito a livello mondiale.