È un dialogo serrato tra Michela Cattai e Tintoretto quello proposto dalla mostra In Chiaroscuro, oltre la luce e l’ombra, a cura di Francesca Giubilei, ospitata a Palazzo Contarini del Bovolo, celebre per la sua Scala esterna monumentale, inaugurata il 13 settembre nell’ambito di The Venice Glass Week e aperta fino al 12 ottobre.
Michela Cattai riprende un tema a lei caro, affrontato nella sua nota serie di opere Chiaroscuro, ispirate all’omonima tecnica pittorica favorita dal grande artista veneziano Jacopo Tintoretto.
I tre lavori in vetro, già esposti sia a Venezia che a Londra e ora riallestiti a Palazzo Contarini, sono «forme soffiate, la cui massa materica, originariamente di un denso grigio dalle sfumature nocciola, si fa via via più liquida e rarefatta, diventando pura luce, cristallo, trasparenza – afferma Francesca Giubilei – L’incontro tra il gesto pittorico del chiaroscuro e l’andamento scultoreo della forma, adagiata sul proprio peso, è esaltato dalla superficie del vetro lavorato a freddo. Le profonde molature, eseguite utilizzando piccole ruote in pietra arenaria, emulano le tormentate e rapide pennellate inferte alla tela dal Tintoretto, definendo l’aspetto volumetrico delle opere e rendendo la superficie permeabile alla luce, viva al tatto, come fosse una sottile membrana vibrante e reattiva».
Michela Cattai partecipa a The Venice Glass Week con altri due progetti espositivi: Botanica Adriatica, con nuove opere in vetro realizzate per The Venice Glass Week HUB a Palazzo Loredan, e A Destiny in Glass. 13 artisti alla Fornace Anfora allo SPARC* – Spazio Arte Contemporanea, mostra collettiva dedicata ai lavori di tredici artisti frequentatori della Fornace Anfora, tra i quali c’è appunto anche Cattai.