Tra Venezia e Mestre, grandi ospiti per i grandi interrogativi del presente, tra dibattiti e presentazioni.
Giunto alla quinta edizione, il Festival delle Idee è nato da un’intuizione di Marilisa Capuano con l’Associazione Futuro delle Idee. A dimostrazione di come il progetto iniziale abbia preso forma e concretezza con un successo crescente di edizione in edizione, al Festival è stata riconosciuta autorevolezza e riconoscibilità anche istituzionale con l’inserimento tra i Grandi Eventi della Regione del Veneto, patrocinato dalla Regione e dal Comune di Venezia. Lo spirito della manifestazione è di mettere in connessione i luoghi e le persone, gli enti, le istituzioni e le realtà socio-culturali presenti sul territorio. Il Festival vuole diventare un polo di attrazione di pensieri anche differenti, con l’intento di offrire un contributo alla rigenerazione urbana della terraferma veneziana, per una sua progettazione culturale in chiave futura e la valorizzazione di alcuni luoghi simbolo del territorio. Una proposta che attraversa la cultura pop per arrivare all’eccellenza del pensiero, scavando nel mondo presente. Il Festival 2023 si estrinseca con più di 30 eventi che coprono un periodo che va dal 26 settembre per arrivare al 27 ottobre, con un’anteprima il 17 settembre. Tema dell’edizione: L’elogio dell’incertezza. Sembra mutuata dalla Lode del dubbio di Bertolt Brecht la riflessione alla base del Festival che intende soffermarsi su un sentimento tanto diffuso quanto temuto nella nostra epoca. Al mutare naturale cui sono sottoposti affetti, lavoro, salute, finanze e relazioni sociali si aggiungono gli effetti imprevedibili di guerra, pandemia e cambiamenti climatici.
Eppure l’incertezza non è solo una minaccia, essa può essere intesa come forza rigeneratrice capace di spingerci alla ricerca di nuove soluzioni, aiutarci a non temere il cambiamento, diventare un valore, forse una necessità se si vuole progredire nel proprio percorso verso la conoscenza. Utilizzando le parole del filosofo francese Edgar Morin, si può affermare che «la vita è una navigazione in un oceano di incertezze attraverso isole di certezze. Anche se celata o rimossa, l’incertezza accompagna la grande avventura dell’umanità, ogni storia nazionale, ogni vita individuale». In un’epoca di semplificazioni, l’incertezza porta con sé il valore del dubbio, l’assenza di una verità definitiva e apre la strada ad uno sguardo creativo e più aperto sul mondo. Accettare l’ignoto, invece di temerlo, permette di controllare il nostro agire senza lasciarsi dominare dai capricci del futuro e della paura. Filosofi e psicologi, artisti, giornalisti e scienziati si confrontano nel tentativo di offrire una bussola per navigare o semplicemente ricercare insieme un rimedio possibile contro il pessimismo imperante. Il 17 settembre a Venezia, all’Auditorium Santa Margherita l’evento di anteprima con la scrittrice statunitense R.J. Palacio, autrice del fenomeno editoriale per ragazzi Wonder. Con La gentilezza e la memoria condurrà il pubblico in un viaggio inedito attraverso la sua carriera di scrittrice. Un evento unico ci sarà il 18 ottobre con lo storico fondatore di Lonely Planet, Tony Wheeler, in dialogo con Beppe Severgnini. Tra i molti nomi di ospiti illustri si segnalano Umberto Galimberti, Alessandro D’Avenia, Amitav Ghosh, Paolo Borzacchiello con Paolo Stella, Pegah Moshir Pour, Vincenzo Schettini, Mario Calabresi, Marco Bianchi, Don Antonio Spadaro, Amara, Vito Mancuso, Giovanni Caccamo, Sonia Bergamasco, Stefania Parmeggiani. Tre incontri da non perdere all’M9: Maura Gancitano il primo ottobre con Le sfide dell’essere umano tra Intelligenza Artificiale e Metaverso; Ersilia Vaudo Scarpetta il 29 settembre con L’incertezza oltre i confini del cosmo; Eraldo Affinati, il 30 settembre con Delfini, vessilli, cannonate.
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