Il Teatro Ca’ Foscari apre la seconda edizione della stagione Asteroide Amor con Best Regards di Marco D’Agostin, creazione del 2021 presentata durante la Biennale Danza di Venezia.
In questo spettacolo D’Agostin racconta l’incontro con il fondatore del Physical Theater degli anni Ottanta Nigel Charnock, avvenuto nel 2010. Un incontro cruciale per l’artista performer, che ha segnato nettamente il suo modo di vedere la danza.
““Dear N, You were too much.”: così inizia la lettera mai recapitata che Wendy Houstoun scrisse al suo amico e collega Nigel Charnock, pochi giorni prima che lui morisse, nell’agosto del 2012 […] Per chi lo ha conosciuto lui era, esattamente come nelle parole di Wendy, “too much”. Con i suoi spettacoli, esplosioni ipercinetiche in cui il canto, la danza, il grido, l’improvvisazione, la finzione e la realtà palpabile della performance restavano sospesi su vuoto abissale, ha allargato le maglie del genere “danza contemporanea” ed è sembrato incarnare alla perfezione quella possibilità dell’arte che David Foster Wallace avrebbe chiamato “failed entertainement” (“intrattenimento fallito”). In lui tutto era energia, desiderio, volontà. Eppure, come disperatamente ripete nel suo solo “One Dixon Road”, “there’s nothing else, it’s nothing, nothing”: “non c’è nient’altro, niente, niente ha senso”. Il mio incontro con lui – scrive D’Agostin nelle note di regia -, avvenuto nel 2010, ha segnato in modo netto il mio modo di pensare la danza. Nigel rappresentava ai miei occhi la possibilità che in scena tutto potesse accadere ed esplodere. Best Regards è la lettera che scrivo, con otto anni di ritardo, a qualcuno che non risponderà mai. All’ombra del tempo scaduto, e sotto la luce che Nigel continua a proiettare sulla scena di chi oggi danza, facciamo risuonare un ritornello martellante, spieghiamo di fronte ai nostri occhi un foglio bianco e chiediamoci: come la cominciamo, questa lettera impossibile?”.