Un simposio del programma CARNIVAL organizzato con il Council on Urban Initiatives. Con Mariana Mazzucato, Ricky Burdett, Lesley Lokko.
Partecipano: Claudia López (Sindaco di Bogotà, Colombia), Ada Colau (ex Sindaco di Barcellona, Spagna), Soledad Núñez (ex Ministro dell’Edilizia abitativa e dell’Habitat, Paraguay), Laura Lieto (Vicesindaco di Napoli), Dan Hill (Direttore, Melbourne School of Design), Rahul Mehrotra (Professore, Graduate School of Design, Harvard University) Alcinda Honwana (Dipartimento degli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite), Richard Sennett (Professore emerito di Sociologia, LSE).
Governare, progettare ed educare per il futuro delle città (Governing, Designing and Educating Urban Futures) è il titolo del simposio organizzato nell’ambito del programma Carnival della 18. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia che si terrà giovedì 31 agosto dalle 14.00 alle 17.45 al Teatro Piccolo Arsenale.
Il Council on Urban Initiatives è una piattaforma di ricerca e promozione nata nel 2021 dalla collaborazione tra UN-Habitat, UCL Institute of Innovation and Public Purpose e LSE Cities per promuovere città giuste, verdi e sane. È co-presieduta da Ricky Burdett e Mariana Mazzucato, che modereranno il simposio insieme a Lesley Lokko, curatrice della Biennale Architettura 2023.
Sindaci, scienziati sociali, progettisti ed educatori sono i protagonisti del simposio che indagherà in che modo le innovazioni nel governo della città, nella pianificazione e nell’educazione urbana possano innescare cambiamenti trasformativi, con particolare attenzione a nuove narrazioni inclusive e socialmente progressiste.
La prima parte dell’incontro esplorerà con sindaci, economisti e figure politiche il tema della governance delle città per stabilire quali modelli economici e politici possono promuovere l’innovazione e meglio gestire la trasformazione urbana in un modo equo e positivo; la seconda parte con architetti, sociologi e esperti urbani si concentrerà su come le disuguaglianze spaziali ereditate dal passato continuino a plasmare gli attuali modelli di costruzione delle città e sulla definizione del curriculum dell’architetto, dell’urbanista e del professionista del XXII secolo.