In linea con il tema della 19. Mostra Internazionale di Architettura, che celebra le varie sfumature dell’intelligenza, inclusa quella artificiale, l’arte di Mattia Moreni trova la sua collocazione ideale ad ACP – Palazzo Franchetti by Fondazione Calarota. Allestita nei suggestivi spazi del Secondo Piano Nobile, la mostra, curata da Roberta Perazzini Calarota, propone una selezione di oltre 30 opere, molte delle quali di grande impatto visivo. Il percorso espositivo ripercorre l’incessante ricerca artistica di Moreni, dalle sue prime sperimentazioni cubiste degli anni Cinquanta, passando per l’energia dell’Informale e il celebre ciclo delle “Angurie” – che ha segnato la sua personale sala alla Biennale di Venezia nel 1972 – fino alla fase più recente, dedicata agli “Umanoidi”. Già dagli anni Ottanta, l’artista ha esplorato con profonda lucidità l’influenza della tecnologia e dell’informatica – allora conosciuta come elettronica – sia sulla vita quotidiana che sulla produzione artistica. La sua opera, infatti, anticipa il dibattito odierno sull’intelligenza artificiale, confermandosi pioniera nell’innovazione. Un percorso creativo che consolida il ruolo di Moreni come autentico precursore, capace di intuire con sorprendente acutezza le direzioni che la società avrebbe intrapreso nei decenni immediatamente successivi.