Con questo progetto a cura di Elisabetta Barisoni Ca’ Pesaro omaggia il momento più rivoluzionario della produzione di Marcolino Gandini, gli anni ’60. In particolare l’esposizione si sofferma sul biennio 1962-1963, quando le tele di Gandini si caratterizzano per una gamma cromatica ridotta, con grigi, azzurri tenui e bianchi, definiti da una stesura densa e materica, e sul cosidetto «periodo monumentale», durante il quale l’artisa torinese si esprime in opere di dimensioni ampie che escono dalla bidimensionalità per diventare architettura astratta.