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Il latte dei sogni
I partecipanti alla 32. edizione del corso in Pratiche Curatoriali e Arti Contemporanee della School for Curatorial Studies Venice, in veste di curatori, presentano la collettiva Slow Manifesto, dal 28 maggio al 30 giugno negli spazi di A plus A Gallery.
Lavori di Riccardo Benassi, Thomas Braida, Nina Ćeranić, Numero Cromatico, Petra Cortright, Sylvie Fleury, Esther Gamsu, Lauren Lee McCarthy, Rafaël Rozendaal indagano le dinamiche di condizionamento del desiderio, la facoltà di interrogarsi sul significato stesso del desiderio e su come liberarlo da sovrastrutture esterne.
Attraverso videoarte, pittura e installazioni, alcuni artisti lavorano sull’attesa e sulla possibilità, piuttosto che sulla soddisfazione immediata o sull’oggetto finale del desiderio. Altri invece smascherano il linguaggio della pubblicità, della politica e della tecnologia, frammentando i codici e presentandone le contraddizioni. In un mondo saturo di stimoli, la mostra propone di rallentare e riflettere come atto rivoluzionario, sottraendosi al giogo dei condizionamenti esterni e recuperando il diritto a coltivare un desiderio autentico. L’itinerario espositivo si sviluppa su due livelli, secondo una progressione tematica. Al piano inferiore della galleria l’attenzione è posta sull’esperienza di una mente sollecitata da un ambiente che ricrea la sensazione di trovarsi in una sala d’attesa sovraccarica di pubblicità, nella quale immagini, slogan e suoni amplificano la tensione tra il desiderio autentico e quello indotto. Salendo al piano superiore, le opere esposte suggeriscono un’atmosfera più minimale e meditativa, un invito a prendere consapevolezza di una realtà diversa e meno caotica, raggiungibile solo allontanandosi, fisicamente e mentalmente, dalla fonte di disturbo.