Le sue opere sono allegre, tuttavia guardandole con attenzione mostrano il background di cui sono espressione. Navin Rawanchaikul (Chiang Mai, 1971), già presente alla Biennale Arte 2011 con Navinland, progetto per il Padiglione della Tailandia, torna quest’anno a Venezia invitato da Swatch che gli ha commissionato l’opera site-specific ai Giardini per il progetto Biennale Faces 2022. L’impatto della globalizzazione, la migrazione, la tensione fra società e individuo e lo sviluppo delle identità culturali sono aspetti della società contemporanea che Rawanchaikul indaga nelle sue opere, rielaborandoli attraverso l’utilizzo di diversi media.
Intervista a Carlo Giordanetti, manager di Swatch e CEO Swatch Art Peace Hotel