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Verità (in)visibili

Rem Koolhaas torna alla Fondazione Prada con Diagrams
di Delphine Trouillard
diagrams rem koohlaas

Ca’ Corner della Regina riapre con Diagrams. A project by AMO/OMA, una mostra che interroga la neutralità dell’informazione visiva e il suo impatto sulle grandi questioni del nostro tempo. Al centro, il diagramma come strumento di conoscenza, persuasione e critica.

I diagrammi ci hanno aiutato a pensare e dimostrare che ciò che immaginavamo fosse possibile

Rem Koolhaas

Diagrams. A project by AMO/OMA, nuovo attesissimo progetto espositivo di Fondazione Prada a Venezia, non è solo una mostra, ma una riflessione urgente e necessaria sulla forma che diamo – o che viene data – alle informazioni che guidano le nostre scelte. Dal 10 maggio al 24 novembre, Ca’ Corner della Regina riapre con un percorso espositivo firmato da AMO/OMA che esplora il potere dei diagrammi come strumenti di conoscenza, comunicazione e persuasione. Il progetto nasce da una collaborazione tra Fondazione Prada, Rem Koolhaas, Giulio Margheri e la ricercatrice Sietske Fransen, e raccoglie oltre 300 oggetti tra documenti, immagini, video e materiali digitali prodotti dal XII secolo a oggi. Suddivisi per temi – dall’ambiente costruito alla guerra, passando per salute, disuguaglianza e verità – questi materiali mostrano come il diagramma sia una forma di rappresentazione visiva capace di sintetizzare fenomeni complessi, modellare la realtà e, in alcuni casi, orientare il pensiero collettivo. L’allestimento si apre con un “diagramma della mostra stessa”, che rende trasparente il metodo di ricerca e di esposizione. Ogni “urgenza contemporanea” è affrontata in una serie di vetrine tematiche e approfondita in stanze laterali dedicate a singoli casi studio o autori, come W.E.B. Du Bois, pioniere della rappresentazione grafica della giustizia sociale, o Emma Willard, innovatrice dell’insegnamento storico-geografico nell’Ottocento.

Il dialogo tra passato e presente è vivo e si arricchisce di contributi che vanno dal modernismo grafico alle piattaforme di urbanistica sostenibile come Atmos Lab e Transsolar. Una sezione speciale è dedicata alla guerra, con il celebre diagramma della campagna napoleonica in Russia di Minard, vero capolavoro di sintesi visiva. Fondamentale anche il ruolo dell’architettura: AMO/OMA ha sempre utilizzato il diagramma come strumento di progetto, utile per dare forma a concetti complessi. Secondo Koolhaas, il diagramma non è solo uno strumento tecnico ma una forma antica di espressione che ha attraversato culture e secoli: dalle mappe intagliate in legno della Groenlandia ai grafici di Florence Nightingale sull’igiene ospedaliera, fino alle infografiche della modernità. Uno degli snodi del progetto è infatti la riflessione sull’ambiguità dei dati visivi: quanto sono neutrali? Quanto possono manipolare? Accompagna la mostra una pubblicazione progettata da Irma Boom con contributi di designer e studiosi internazionali che prova a rispondere a queste domande.

Immagine in evidenza: Elwin J. Woodward, Diagramma storico e profetico del mondo:
il disegno salvifico di Dio per i trasgressori della legge, 1912 (particolare)
Courtesy David Rumsey Map Collection, David Rumsey Map Center, Stanford University Libraries

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