«La mia idea di ‘stimolare’ il pubblico è quella di ricordargli che è vivo, che ha un cuore pulsante». Artista australiano tra i più influenti, Marco Fusinato (Melbourne, 1965) esplora il confine tra arte, composizione musicale e performance, indagando la dimensione della sperimentazione sonora connessa alla ricerca visiva. Interessato all’attrito prodotto da tensioni tra forze opposte – rumore e silenzio, ordine e disordine, purezza e contaminazione – Fusinato mette in atto un’esperienza viscerale che pone al centro dell’opera il pubblico, esibendosi dal vivo nel Padiglione con una chitarra elettrica utilizzata come generatore di segnali, in un’escalation di saturazione sonora e abbondanza di immagini.