L’artista ucraina Zinaida si trovava a Venezia per un sopralluogo quando è iniziata l’invasione russa nel suo Paese. Alcune delle opere previste sono rimaste a Kiev, ma nonostante le enormi difficoltà il suo progetto si svolgerà regolarmente. Un’installazione multimediale nata sui Carpazi ucraini, dove l’artista ha filmato pastori alle prese con le avversità ambientali nella cura del loro gregge di pecore: una vita per certi aspetti monastica, di isolamento e sacrificio in cui, secondo l’artista, l’essere umano rivela la propria natura più autentica. Video e fotografia si alternano nel descrivere un ambiente caratterizzato dall’assenza di donne, dalla commistione di mito e folklore, da convenzioni tradizionali che mettono in evidenza un contesto culturale ricco di squilibrio e contraddizioni.