Il Libano sta affrontando un grave degrado ambientale causato da decenni di guerra, urbanizzazione incontrollata e instabilità politica. Conflitti armati e atti deliberati di ecocidio, come l’uso di fosforo bianco nel 2024, hanno contaminato suolo e acqua, sfollato intere comunità e trasformato paesaggi un tempo fertili in terre desolate e tossiche. Presentandosi come un fittizio Ministero dell’Intelligenza della Terra, il Padiglione esorta gli architetti ad assumere un ruolo attivo nella lotta contro la distruzione ambientale, invitando al contempo i visitatori a immaginare un futuro alternativo in cui tutti gli esseri viventi – umani e non umani – possano non solo sopravvivere, ma anche prosperare.